Sapori da ogni angolo del mondo, profumi speziati che si diffondevano nell’aria e una piazza trasformata in un grande ristorante sotto le stelle: Piazza Libertà ha ospitato, dal 26 al 29 giugno 2025, l’attesissima tappa dell’International Street Food, una delle manifestazioni gastronomiche itineranti più amate d’Italia.

Patrocinata dal Comune di Ragusa e organizzata con il supporto di Confartigianato, la kermesse ha richiamato migliaia di visitatori pronti a lasciarsi conquistare da un’offerta gastronomica ricchissima, eterogenea e, per certi versi, sorprendente. In scena, una vera celebrazione del cibo di strada: dai classici italiani alle specialità etniche più esotiche, dai burritos messicani alla paella spagnola, passando per falafel, kebab, cous cous, carne argentina alla griglia e birre artigianali ceche.
Non sono mancate le eccellenze nostrane: lo street food romano con supplì, amatriciana e una carbonara rigorosamente senza panna; i formaggi siciliani come il “caciocavallo strozzato”, servito su pane caldo; i dolci internazionali come il baklava tunisino e il profumato Kurtoskalacs ungherese, una spirale dolce farcita di creme.
Il format vincente ha saputo coinvolgere famiglie, turisti e appassionati di cucina, in un’atmosfera conviviale e vibrante, che ha trasformato il centro cittadino in un punto d’incontro tra culture, sapori e curiosità.

Tuttavia, non sono mancate alcune critiche, soprattutto sui prezzi, giudicati da alcuni visitatori non sempre popolari. In alcuni casi, le tariffe delle pietanze hanno sollevato perplessità, facendo emergere il desiderio di una maggiore attenzione all’accessibilità economica per tutti. Va però riconosciuto – come sottolineato da molti partecipanti – che le porzioni erano abbondanti e la qualità generale dei prodotti elevata.
Quella appena conclusa è stata una quattro giorni di grande successo, che ha saputo fondere gusto, cultura gastronomica e socialità, lasciando un segno positivo nel calendario degli eventi estivi ragusani. Un appuntamento che, per atmosfera e partecipazione, ha tutte le carte in regola per diventare un classico dell’estate iblea.