Fabio Dei Micheli è il nuovo Presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bar- dolino. 45 anni, enologo diplomato all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Trento), è proprietario assieme alla sorella Serena dell’azienda agricola di famiglia ed è attivamente in- serito nella filiera del Bardolino.
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Prima di accedere alla carica presidenziale, ha ricoperto il ruolo di consigliere all’interno del Consorzio per tre mandati.
Dei Micheli, che rimarrà in carica per un triennio, è stato eletto durante il consiglio d’ammi- nistrazione tenutosi martedì 28 marzo 2023.
Ad affiancarlo nella carica tre vicepresidenti: Al- berto Marchisio, Davide Ronca e Fausto Zeni. Compongono il rinnovato consiglio Alessandro Bianchi, Mario Boni, Marica Bonomo, Roberta Bricolo, Piergiuseppe Crestani, Claudio Le- notti, Giannantonio Marconi, Luca Oliosi, Agostino Rizzardi, Luca Sartori, Marco Zanoni.
Fanno parte del Collegio sindacale Enrico Gentili, Lucio Salier e Lorenzo Mario Sartori, che ne è anche il Presidente.
Nicola Bonfante e Massimo Brutti hanno invece il ruolo di supplenti. “Iniziamo questo nuovo mandato – spiega Dei Micheli – all’insegna della responsabilità verso tutta la filiera del Bardolino.
Il consiglio neoeletto ne rappresenta di fatto tutte le ani- me e soprattutto l’energia che queste aziende vogliono investire nella denominazione e nella promozione dei vini Bardolino e Chiaretto di Bardolino.
Lo dimostra anche il ritorno nel con- siglio di alcune delle realtà storiche della zona Classica, oltre che il nuovo ingresso come con- siglieri di alcune delle imprenditrici più impegnate nella produzione di vini di qualità.
Il per- corso che intraprenderemo durante questi tre anni continuerà il proficuo lavoro fatto dal Presi- dente Franco Cristoforetti, che con l’occasione ringrazio, nella promozione del Chiaretto e delle sottozone Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna.
Dovremmo comunque affrontare temi oggi importantissimi, come ad esempio la sostenibilità, e guidare la denominazione in una continua crescita di riconoscimento qualitativo da parte del consumatore”.