Un progetto verticale che si tuffa in profondità nella pizza, in tutte le declinazioni possibili. È questa L’Evoluzione di Lele Scandurra giovane pizzaiolo catanese che dai palazzoni di periferia del quartiere di Librino ha dato una svolta alla sua attività “una pizza alla volta”, come scrive anche lui nelle pareti del locale.

Una vita spesa tra forni e impasti, la dedizione di Scandurra e del socio Alessandro Lo Coco non può passare inosservata ed oggi si esprime nell’ambiente eclettico delle botteghe catanesi di via Quintino Sella 14: in poco più di un anno di apertura il dream team “L’Evoluzione” ha già inanellato numerosi riconoscimenti, tra i quali l’ambita attribuzione dei “Due Spicchi Gambero Rosso Pizzerie D’Italia 2024”.

Menzioni che premiamo anche gli altri lavoratori della pizzeria come il Sommelier Massimo Sciacca che porta avanti una proposta territoriale in carta vini, ed il Responsabile di Sala – esperto di birre artigianali e distillati – Luca Bertino che accoglie i commensali con autentica cordialità. Professionalità coese che hanno saputo unirsi in modo complementare costruendo un’idea di pizza tutta nuova, contemporanea, anche nell’atmosfera.

Dai 10€ della “Margherita a ruota di carro” ai 22€ della “Scaccia…il baccalà”, uno scontrino medio si attesta intorno ai 25/30€ e vale bene l’esperienza: dalle varie tipologie di cottura alla ricerca delle materie prime, la pizza prima di arrivare in tavola effettua un percorso che costituisce una vera e propria filiera d’eccellenza.

La Margherita e le sue sorelle

Dalle pizze classiche alle stagionali e poi ancora le vegan per rispondere a tutte le esigenze d’alimentazione, perfino lo sfiziosa e croccante cottura al padellino. Ma il viaggio più interessante è “La Margherita e le sue sorelle” menù degustazione in 8 portate, servito solo su prenotazione per un minimo di 4 persone, un approfondimento “verticale” che celebra la margherita con combinazioni e consistenze cambiano dall’antipasto al dolce.


L’itinerario comincia con i lievitati che evocano la Margherita: la bruschetta con pane di maiorca siciliano e “capuliato” di pomodoro siccagno e la sofficissima pizzetta in 3 cotture che attinge alla tipica tavola calda catanese.

Ed ecco finalmente materializzarsi la Margherita, regina nell’interpretazione tradizionale “a ruota di carro” e nella variante in giallo. Ad esaltare ogni assaggio un giro d’olio diverso: una collezione di blend e cultivar locali compongono una vera carta accuratamente selezionata per valorizzare tutti i sapori.


Un crescendo che prevede una chiusura dai toni decisi e forti. Impasto di riso artemide per il trancio che ribalta gli schemi e punta tutto sulla croccantezza, segue la pizza in teglia: base a malto tostato per quella che è una libera interpretazione della caprese.

In collaborazione con la Chef Glacier Serena Urzì anche il dolce finale è ispirato alla pizza, in questo caso rielaborata come gelato gastronomico alla polvere di basilico e riduzione di pomodoro.

Bella e geniale la declinazione dessert de “L’insolito dolce”, impasto al caffè cotto a vapore a 130 gradi con topping di ganache al caramello e mousse al caffè accompagnato da una birra artigianale (Birrificio dell’Etna al caffè).

In un settore come quello delle pizzerie tanto inflazionato da franchising e menù copia-incolla, scoprire la “verticalità” di Lele Scandurra e compagni è un piccolo incoraggiante segnale di un cambiamento in atto nella direzione della qualità.

Di Valeria Lopis

classe 1979, nata all’ombra del vulcano, il vino e la biodiversità dell’Etna sono i primi naturali contatti con il mondo enologico che la travolge e la appassiona sin da piccola. Giornalista, Donna del Vino e sommelier con un palato goloso e curioso che la spingono verso viaggi del gusto, nei quali a essere assaporato è anche il paesaggio

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